A Parigi, Laure è la curatrice del Museo delle promesse infrante. Quando lascia la Francia e arriva a Praga, nell’estate del 1986, ha l’impressione di essere stata catapultata in un mondo in cui i colori sono meno vivaci, le voci meno squillanti, le risate meno sincere. Poi capisce: lì, la gente è stata costretta a dimenticare cosa sia la libertà. Eppure qualcuno non si rassegna. Come l’affascinante Tomas, incontrato per caso a uno spettacolo di marionette. Per lui, Laure è pronta a mentire, lottare, tradire. Ma ancora non sa di cosa è capace il regime, né fin dove lei dovrà spingersi per salvarsi la vita. Ben presto, però, scoprirà che il Museo delle Promesse Infrante non è il segno concreto di un amore perduto, di una fiducia svanita, di una perdita, ma un luogo in cui le storie prendono nuovo slancio, spiccano il volo verso mete inaspettate e magari ricuciono i fili strappati dal destino. Come quelli che la legano a un uomo che aspetta solo un cenno per mantenere la sua promessa.
Il museo delle promesse infrante,
Elizabeth Buchan,
Narrativa Nord, 2020
396 pp.