Il grande cinema italiano torna anche quest’anno nella Repubblica Ceca, per un’ottava edizione in streaming all’insegna della qualità
Con una selezione di undici film dell’attuale stagione cinematografica italiana, prende il via giovedì 26 novembre il MittelCinemaFest 2020, e Progetto Repubblica Ceca sarà, per l’ottavo anno, media partner dell’evento. Vi raccontiamo il calendario che proporrà ben nove prime visioni assolute per questo Paese.
La rassegna – online e gratuita, resa possibile grazie all’organizzazione dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Ambasciata d’Italia – presenta il cinema Made in Italy di grandi maestri come Ferzan Özpetek, i fratelli D’Innocenzo ma anche il film d’esordio di Pietro Castellitto e un docufilm su Modigliani, tutti sottotitolati in ceco e in inglese.
Un film a sera per otto giorni, per una visione in streaming sulla piattaforma MYmovies.it e, per Maledetto Modigliani su Mojekinolive.cz. I titoli possono essere visti in determinate fasce orarie, lasciando decidere all’utente quando iniziare la visione, in altre parole se il film sarà disponibile dalle 19:00 alle 21:00, sarà possibile iniziarlo in qualunque momento fra quelle ore e concluderlo senza il timore che venga rimosso.
Alberta Lai, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, ha sottolineato che “il Festival è espressione di uno sforzo congiunto, di una sinergia del sistema Italia e della Repubblica Ceca”.
Le ha fatto eco, nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’ambasciatore Francesco Saverio Nisio, il quale ha messo in rilievo come non sia stato facile costruire il Festival in maniera virtuale, sottolineando che tale impegno consentirà anche quest’anno di godere nella Repubblica Ceca della Settimana del cinema italiano.
Un’importante menzione è stata riservata al pubblico ceco, grande appassionato di cinema italiano, il quale ha sempre aspettative molto elevate per la cultura del nostro Paese. “Anche quest’anno abbiamo rinnovato l’accordo di collaborazione con lo storico cinema Lucerna di Praga e con la società ceca di distribuzione Aerofilms” ha ricordato la Direttrice, la quale ha inoltre evidenziato due importanti funzioni che svolge il Festival: quella di far conoscere meglio la società italiana contemporanea e incoraggiare i cechi, che sono innamorati del nostro Paese, a visitarlo quando ci saranno le condizioni per farlo, ma anche di favorire le co-produzioni e le collaborazioni tra cineasti italiani e cechi.
L’edizione speciale di quest’anno, in streaming, nasce dalla attuale emergenza sanitaria. Si perderà la magia della sala, del sipario che si alza, delle luci che si spengono e la dimensione sociale, ma i film saranno accessibili a una grande platea di spettatori. In vista quindi del futuro, quando la situazione – ci si augura – sarà tornata alla normalità, è ipotizzabile una versione ibrida della manifestazione. “Se, come speriamo, l’esperienza di quest’anno sarà un successo, non ce ne dimenticheremo e offriremo la stessa opportunità anche nelle prossime edizioni” ha detto a questo proposito la Direttrice.
Tra i titoli assolutamente da non perdere, “Figli”, regia di Giuseppe Bonito e ultima sceneggiatura di Mattia Torre, scomparso a inizio riprese. Un racconto sociale condito con la comicità tipica della sua penna, e con le ottime interpretazioni di Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi.
“Favolacce”, scritto e diretto da Damiano e Fabio D’Innocenzo, oltre ad aver vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2020, ha il pregio di raccontare più storie, surreali e grottesche, che a tratti ricordano i racconti di Kafka.
Di tutt’altro genere, “I Predatori”, di Pietro Castellitto. Il figlio d’arte, ha esordito con un plauso della critica che al Festival del cinema di Venezia che gli è valso un premio per la miglior sceneggiatura. Il film è una commedia nera, che racconta il degrado e le contraddizioni di una periferia romana attraverso una serie di stereotipi politici.
Infine, in chiusura della rassegna il 3 dicembre, “Padrenostro” di Claudio Noce, un film che ricostruisce una vicenda degli anni di piombo, l’attentato al vicequestore Alfonso Noce da parte dei Nuclei Armati Proletari, avvalendosi dell’interpretazione del miglior attore italiano contemporaneo, Pierfrancesco Favino. Favino dopo Il traditore e Hammamet, inanella un successo dopo l’altro, e Padrenostro gli è valso la Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia.
Ricordiamo infine che l’evento è possibile anche grazie all’Enit e alla Camera di Commercio Italo-Ceca. Il segretario generale della Camera, Matteo Mariani, ha detto: “siamo fortemente convinti che il cinema sia un grande strumento di promozione, oltre a essere di per sé un’industria e un settore importante per l’economia dei territori del nostro Paese”.
Questo MittelCinemaFest 2020 è un’edizione adeguata ai tempi e alle necessità del momento, che però non sostituisce l’immersività “delle poltroncine tipiche di un evento cinematografico, tra la gente, davanti a uno schermo, come siamo tutti abituati a fare quando si va al cinema. Ma anche se sarà una sala virtuale e anche se mancheranno alcuni momenti conviviali e di dialogo faccia a faccia, l’appuntamento con il festival sarà un appuntamento di altissimo livello”. Parola dell’ambasciatore Nisio e noi siamo convinti ci sia da credergli.
di Sebastiano Antonicelli