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“Ci rendiamo conto che certe informazioni sono sensibili, ma le notizie fornite dal ministero dell’Industria e del Commercio sono spesso insufficienti e a volte confuse. Le aziende saranno colpite da questa situazione e devono essere poste in grado di reagire”. Queste le parole con le quali Bohuslav Čizek, dirigente della Confindustria ceca si è rivolto in aprile al governo, preoccupato da un eventuale chiusura dei rubinetti del gas russo. Intanto non si placa il caro energia, con bollette di elettricità e gas che salgono a livelli impensabili sino a un anno fa. Il governo pensa di introdurre a favore delle famiglie un prezzo garantito dalla Stato entro un determinato livello di consumo, la una c.d. “tariffa di risparmio energetico”.