La fondazione del Gruppo Generali opera in questo Paese nella prevenzione della asfissia neonatale
The Human Safety Net è un movimento di persone che aiutano altre persone, un “aiuto a catena”. Coloro che vengono aiutati, un giorno potranno aiutare qualcun altro… Questo creerà una catena di aiuti che si diffonderà in tutto il mondo. Ogni persona ha il diritto di migliorare le proprie condizioni di vita potendo sostenere sé stessa e le proprie famiglie. Partendo da questo presupposto l’iniziativa della Fondazione – che fa capo al Gruppo Generali – intende liberare il potenziale delle persone svantaggiate. Lo fa già in 20 paesi, tra questi anche la Repubblica Ceca. Nello specifico, nella Repubblica Ceca viene promosso il programma per il miglioramento delle condizioni alla nascita dei bambini, specialmente la diagnosi precoce di una patologia terribile, l’asfissia neonatale.
Che cos’è l’asfissia neonatale?
L’asfissia neonatale si verifica con la diminuzione dell’apporto di ossigeno nel bambino poco dopo il parto. Ciò può provocare danni irreversibili come la paralisi cerebrale infantile o addirittura la morte. Ogni anno, soltanto in Europa, questa patologia colpisce più di 30.000 neonati e ne uccide 5.000, causando negli altri una condizione di disabilità permanente. In Repubblica Ceca, i numeri cambiano di poco: ogni anno nascono circa 113.000 bambini e fino a 400 di questi soffrono di asfissia perinatale. Più del 15% dei bambini con queste complicazioni successivamente muore, perciò una diagnosi precoce della patologia, l’aiuto di personale medico qualificato e una tecnologia medica di qualità sono fondamentali. The Human Safety Net, con questo programma attivo in Polonia, Ungheria, Tailandia e, appunto, Repubblica Ceca si impegna a lavorare con la comunità medica e i genitori per migliorare la prevenzione e la cura di questa malattia, dapprima fornendo una preparazione al personale sanitario e ai genitori maggiori informazioni e risorse per migliorare la diagnosi precoce, nonché individuando tecnologie e procedure per la diagnosi e per la cura creando un network di medici per il monitoraggio, l’analisi e l’intervento, e offrendo, inoltre, macchinari di alta qualità per raffreddare i neonati e prevenire danni agli organi interni – al momento la cura migliore, ma la più costosa.
Le cliniche specializzate
Esistono diversi ospedali e cliniche specializzate in Repubblica Ceca, dove è possibile prevenire conseguenze avverse con l’aiuto di attrezzature moderne e la perfetta competenza del personale medico. Il Gruppo Generali ha stretto una collaborazione con la clinica ostetrica U Apolináře e la sua Fondazione Vita et Futura. Il dottore Václav Vobruba, primario dell’Unità di Terapia intensiva e rianimazione della clinica pediatrica della Prima facoltà di medicina dell’Università Carolina e dell’Ospedale universitario generale di Praga, sottolinea quanto sia necessario sensibilizzare i genitori, affinché partoriscano in complessi ospedalieri attrezzati: “In tutti i paesi sviluppati il numero di bambini colpiti da questa patologia è in media lo stesso e oscilla tra lo 0,2 e lo 0,4%. In Repubblica Ceca significa che, ogni anno, tra i 200 e i 400 bambini soffrono di asfissia neonatale, di questi il 15-20% muore”.
L’asfissia neonatale attacca l’unico organo non rigenerabile del corpo umano, ossia il cervello, quindi il personale medico è costretto a indurre il neonato in ipotermia terapeutica, abbassando così la temperatura corporea centrale a 32-33°. Se nell’arco di sei ore non avviene riossigenazione, il danno sarà permanente e porterà alla morte o a una qualità di vita terribile. È possibile, inoltre, analizzare attraverso cardiotocografia la salute del feto e l’ossigenazione, grazie ai battiti cardiaci.
Il dottor Antonín Pařízek, primario del Centro di Perinatologia della Clinica di Ginecologia e Ostetricia della Prima facoltà di medicina dell’Università Carolina e dell’Ospedale universitario generale di Praga, precisa che “il rischio di asfissia neonatale non scomparirà mai” ed è quindi opportuno fare riferimento a centri specializzati, anche perché “risolvere l’asfissia durante il travaglio dipende dalla velocità e dalla qualità delle cure fornite”.
foto: Philippe Donnet, Ceo del Gruppo Generali – Group CEO of Generali
Il RunTour per i fondi
Lo scorso novembre, la manifestazione podistica RunTour è stata dedicata al supporto dell’iniziativa The Human Safety Net in Repubblica Ceca: per ogni biglietto sono state messe da parte 50 corone da donare alla lotta per l’asfissia neonatale. Il ricavato è stato quasi raddoppiato dalla stessa compagnia assicurativa, partner principale dell’evento, grazie alla Fondazione Česká pojišťovna, portandolo a un totale di 1,75 milioni di corone. Come parte dell’iniziativa globale, sono stati acquistati dei macchinari specializzati nella rilevazione dell’asfissia per la clinica “U Apolináře”.
“RunTour non è soltanto una competizione. La ragione per cui è stato creato è quella di incoraggiare le persone a muoversi e sensibilizzare, allo stesso tempo, su ciò che succede intorno a noi. Quest’anno abbiamo donato per la lotta contro l’asfissia”, ha spiegato Jan Dvořák, direttore dell’evento. Per supportare la causa, persino il dottore Pařízek ha partecipato alla gara ed è stato raggiunto dal dottor Alois Martan, direttore del Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, che ha sottolineato il fatto che questa collaborazione migliorerà il processo di diagnosi.
di Valerio Emanuele