75 anni fa
La Rivolta di Praga fu il preludio dell’offensiva militare omonima che ne seguì e che segnò l’ultima grande operazione militare della Seconda guerra mondiale sul fronte europeo. La Rivolta (in ceco Pražské povstání), iniziata il 5 maggio del 1945, fu un tentativo della resistenza cecoslovacca di liberare la città dopo sei anni di occupazione da parte dei nazisti. In quel giorno i cittadini cechi attaccarono spontaneamente i soldati tedeschi. Le truppe nemiche contrattaccarono, ma furono rallentate dalle barricate costruite dai praghesi nelle strade della capitale. Dopo tre giorni di aspre battaglie, l’8 maggio, cechi e tedeschi firmarono un cessate il fuoco permettendo agli occupanti di ritirarsi. Ma non tutte le unità delle SS obbedirono, e così i combattimenti si protrassero fino al 9 maggio, quando l’Armata Rossa entrò in una Praga ormai quasi completamente liberata. All’offensiva finale non partecipò la Terza armata americana del generale George Smith Patton, Ike Eisenhower ordinò di fermarsi a Plzeň.