Sesta partecipazione ai Giochi per la giovane nazione nata nel 1993. A pochi giorni dal via ripercorriamo le gesta ceche sotto i famosi cinque anelli
Lo sport con più garanzie di successo per la Repubblica Ceca è la canoa, con ben 11 medaglie nelle precedenti cinque partecipazioni
Manca davvero poco al via dei trentunesimi Giochi Olimpici. La kermesse avrà luogo in Brasile dal 5 al 21 agosto, nella favolosa Rio De Janeiro, conosciuta in tutto il mondo per il suo carnevale e per il panorama mozzafiato tra le rive dell’Oceano Atlantico e la vetta del Corcovado, dove si staglia la statua del Cristo Redentore. Sarà un evento storico per l’intero Sudamerica, che per la prima volta avrà l’onore di ospitare le Olimpiadi. Anche in questa edizione la Repubblica Ceca sarà presente con i suoi migliori atleti per provare a salire alla ribalta della scena sportiva internazionale. Nonostante non possieda una lunga e ricca tradizione, dal 1993, vale a dire dall’“anno zero” dopo la divisione della Cecoslovacchia, il Paese è riuscito sempre a ben figurare nelle cinque manifestazioni in cui ha partecipato, a partire dal 1996 fino all’ultima del 2012.
Atlanta, Sydney, Atene, Pechino, Londra, sono stati oltre quattrocento gli atleti a vestirne i colori. 256 uomini e 173 donne che hanno rincorso un unico obiettivo: tenere in alto i colori nazionali. Spiando tra le statistiche, si scopre che i cechi hanno preso parte a ben 193 eventi tra 27 discipline ammesse in programma, raccogliendo tutto sommato un buon risultato: nel palmarès sono infatti finite 44 medaglie ed un record olimpico ancora imbattuto. Nell’edizione del 2004 di Atene, Roman Šebrle è infatti riuscito a vincere la medaglia d’oro nel decathlon – gara estenuante che prevede dieci prove di atletica tra cui il lancio del disco, il salto con l’asta e la corsa ad ostacoli – stabilendo il nuovo record della disciplina (per gli intenditori, con uno score di 8.893 punti). L’atleta, originario di Lanškroun, un paesino di poco più di dieci mila abitanti nella regione di Pardubice, è stato definito nel 2008 dal giornale statunitense Wall Street Journal “The World’s greatest athlete”, dopo essere entrato nella storia: Šebrle ha infatti conquistato tutti i titoli di questa disciplina vincendo anche il mondiale e gli europei, sia all’aperto che indoor. Tuttavia il celebre decatleta, oggi 42enne, non è mai stato insignito della nomina di portabandiera della delegazione ceca, onore che sino ad oggi è spettato ad altri idoli nazionali. Il primo sportivo ad aver avuto l’onore di essere l’“alfiere olimpico” è stato Václav Chalupa Jr., nelle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta. Canottiere, figlio d’arte – suo padre Václav Sr. ha partecipato con la Cecoslovacchia alle edizioni del 1960 e del 1964 – Chalupa era divenuto noto nel paese grazie alla medaglia d’argento conquistata nel 1992, a Barcellona, in un’emozionante gara con la maglia della Cecoslovacchia, quindi pochi mesi prima della divisione.
Nella prima kermesse del nuovo millennio, a Sydney, l’onorificenza è toccata a Martin Doktor, anche lui canoista, classe 1974. Proprio come il suo predecessore, Doktor è riuscito a meritarsi il titolo di portabandiera grazie alle due medaglie d’oro conquistate ad Atlanta su 500 e 1000 metri, un doppio successo da sogno. Dopo Doktor si sono succeduti Květoslav Svoboda, nuotatore di stile libero, Štěpánka Hilgertová, ancora una volta canoista. Per gli ultimi giochi di Londra, nel 2012, il portabandiera è stato infine Petr Koukal, giocatore di badminton scelto non tanto per i suoi (pur ottimi) risultati, quanto per un altro tipo di esempio per ogni sportivo: nel 2010 gli era stato diagnosticato un tumore, ma Petr è riuscito a tenere duro e lottare e, dopo essersi sottoposto alle logoranti cure mediche, è tornato a gareggiare ad ottimi livelli. La nomina della delegazione ha dunque rappresentato un riconoscimento importante alla voglia di vivere ed alla sua grande forza di volontà.
Lo sport che ha rappresentato maggiormente la Repubblica Ceca è stato dunque la canoa, una disciplina che ha regalato molte soddisfazioni agli sportivi locali. Sono infatti ben 11 le medaglie conquistate in questo ambito, al primo posto nel medagliere nazionale con l’atletica leggera – la quale, però, prevede un numero di gran lunga maggiore di prove e atleti in gara. Tornando alle statistiche, nelle cinque partecipazioni della sua storia il Paese è riuscito ad accumulare un bottino totale di 44 medaglie: la miglior performance è stata sicuramente quella di Atlanta 1994, quando gli atleti hanno portato a casa 4 ori, 3 argenti e 4 bronzi. Certo la squadra non ha mai sfigurato, nemmeno nelle ultime edizioni. Parte del merito va sicuramente a Kateřina Kůrková-Emmons, tiratrice di tiro a segno classe 1983 che tutt’ora detiene il piccolo record nazionale di medaglie olimpiche. L’atleta, nata a Plzeň, ne ha conquistate tre: una di bronzo ad Atene 2004 nella specialità 10 metri ‘aria compressa femminile’, nella quale si è laureata campionessa olimpica a Pechino 2008, in aggiunta alla medaglia d’argento vinta nella stessa edizione nella categoria ‘carabina 50 metri 3 posizioni’. Un primato che però potrà già essere eguagliato e superato nella manifestazione brasiliana. Kateřina Kůrková-Emmons non è l’unica atleta nella “Hall of Fame” della Cechia formato olimpico: Dominika Červenková e Michael Maier sono infatti entrati nella storia del Paese per essere rispettivamente l’atleta più giovane e più anziano ad aver rappresentato la Repubblica Ceca ai Giochi Olimpici. La ginnasta ha debuttato a soli 16 anni e 101 giorni ad Atene 2004, classificandosi al ventesimo posto, mentre Maier ha gareggiato a Londra 2012 all’età di 48 anni e 84 giorni nella sua specialità, la vela. Nato a Roudnice nad Labem il 7 maggio 1964, Maier ha inoltre partecipato a tutte le edizioni delle Olimpiadi dal 1996 al 2012, quando ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica.
La spedizione ceca è oggi in procinto di partire per il Brasile, dove dopo un lungo periodo di preparazione finalmente si inizierà a fare sul serio. I riflettori saranno puntati su Barbora Špotáková, campionessa di lancio del giavellotto già vincitrice di due medaglie d’oro nelle ultime due edizioni di Pechino e Londra, e sullo storico team di canottieri e canoisti che rappresentano anche questa volta una garanzia in termini di risultati. I cechi nutrono inoltre grande fiducia nei confronti della squadra di ciclismo, che potrà contare su ben quattro atleti in gara nella crono a squadre, e non sono improbabili soddisfazioni anche dal tennis, sport nel quale la Repubblica Ceca vanta eccellenze mondiali. Nel carnevale sportivo di Rio de Janeiro loro e tanti altri atleti proveranno a tenere alto l’onore di una nazione che, come tutti, sogna momenti di gloria sotto i riflettori olimpici.
di Alessandro De Felice