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Paolo Carelli racconta il ruolo del calcio nella storia Cecoslovacca, nato grazie all’influenza scozzese e consolidatosi nella nazionale dei così detti “maestri” degli anni Trenta. Un connubio esplosivo di organizzazione e talento che si è evoluto nel tempo in diverse forme e direzioni mantenendo sempre saldo il legame con la propria originalità; il fuoriclasse Josef Masopust, le innovazioni tattiche dei club slovacchi di Bratislava e Trnava, la vittoria agli europei del 1976 grazie al cucchiaio di Panenka, l’improvvisa e breve rinascita negli anni Novanta costituiscono i momenti salienti di un movimento calcistico che si è sempre distinto per la sua capacità innovativa e di adattamento. Il calcio in Cecoslovacchia, un paese segnato dalla tragedia passata attraverso l’occupazione nazista, l’invasione sovietica del 1968 fino alla separazione consensuale del 1993, ha saputo unire e ricomporre le fratture in un continuo intreccio con la società e le sue espressioni.

Paolo Carelli,
La lezione dei maestri. La Cecoslovacchia e il calcio prima e dopo la separazione,
Urbone Editore, 2018,
pp. 132