70 anni fa
Il bombardamento di Praga
Per quello che fu definito un “errore di navigazione”, il 14 febbraio del 1945, giorno di San Valentino e Mercoledì delle Ceneri, ormai quasi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Praga fu bombardata dall’Aviazione americana nel corso di una missione in programma dal 13 al 15 febbraio che aveva come obiettivo la città di Dresda. A sganciare le bombe furono 62 bombardieri B-17 che lanciarono sulla capitale Cecoslovacca 250 bombe, per un totale di 58 tonnellate di esplosivo. I bombardieri partirono dalla base di Nuthampstead, in Gran Bretagna. Sulla zona abitata della città furono sganciate 50 tonnellate di bombe, da Radlice a Nákladové Nádraží Žižkov. Furono colpite le zone di Radlice, Vyšehrad, Zlíchov, Karlovo náměstí, Nusle, Vinohrady, Vršovice e Pankrác. Morirono 701 persone e altre 1184 rimasero ferite. 183 edifici furono distrutti tra cui alcuni palazzi storici come il Monastero di Emmaus, la Casa di Faust e la Sinagoga di Vinohrady. Le vittime furono quasi tutte civili. Nessun obiettivo sensibile tedesco fu centrato dalle bombe.