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Un viaggio straordinario tra abiti leggendari e dive senza tempo, nella suggestiva cornice dell’Istituto Italiano di Cultura

di Sabrina Salomoni

Cinema & Moda: l’iconico binomio italiano in mostra a Praga

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Se c’è qualcosa che l’Italia ha sempre saputo fare con squisita maestria, è combinare l’incantevole universo della moda con il sogno eterno del cinema. Questo straordinario connubio prende forma in una mostra appena inaugurata a Praga, dal titolo “Fotogrammi di Moda Italiana: dagli anni ‘50, l’Italia che veste il cinema internazionale”. L’esposizione, curata con un occhio attento e appassionato da Stefano Dominella, presidente onorario della Maison Gattinoni, ci regala uno spaccato incomparabile di stile e glamour.
La rassegna, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Praga, trova la sua casa nell’elegante cornice della Cappella barocca e della adiacente Sala capitolare dell’IIC, spazi che rendono il percorso espositivo un’esperienza coinvolgente e raffinata.
Fino al 18 gennaio 2025, i visitatori potranno perdersi e sognare tra 41 capolavori sartoriali che hanno letteralmente vestito la settima arte, in un viaggio straordinario nella storia della moda cinematografica italiana.

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Quelli esposti sono abiti che hanno segnato epoche e stili, raccontando il carisma intramontabile delle dive e l’impronta indelebile che il Made in Italy ha lasciato sulle pellicole internazionali. Provenienti da archivi storici privati e dalla preziosa collezione personale di Dominella, questi abiti raccontano storie di bellezza e di pura creatività italiana.
L’allestimento è un’esperienza visiva e sensoriale che cattura immediatamente: abiti sontuosi e immagini iconiche si fondono creando un dialogo tra moda e storia del cinema. Un esempio straordinario, che lascia senza parole, è l’abito bianco in stile impero indossato da Audrey Hepburn nel film Guerra e pace, un simbolo etereo della grazia e della raffinatezza che solo lei sapeva incarnare. Accanto a questo capolavoro sartoriale, si staglia la figura in bianco e nero della diva statunitense, in una foto che cattura tutta la regalità e l’innocenza dell’attrice. L’effetto è magnetico, una lezione di stile e compostezza che attraversa indenne i decenni.

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C’è persino l’abito drappeggiato di Lana Turner, un richiamo a un’epoca d’oro in cui la sensualità era avvolta nel mistero del bianco e nero cinematografico. E poi Anita Ekberg, ipnotica e selvaggia sotto la Fontana di Trevi in La dolce vita, con quel suo celebre abito a sirena, in un’immagine scolpita nella memoria collettiva. Non possiamo poi non menzionare le robes noires predilette da Anna Magnani, che l’attrice romana indossava come slogan di fierezza e ribellione.
Ma non c’è solo nostalgia del passato. Questa mostra celebra anche l’attualità, per esempio con un abito di Giorgio Armani creato per Scarlett Johansson. E non manca un omaggio alla Repubblica Ceca, con una sezione dedicata alla top model Eva Herzigova.

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Marialuisa Pappalardo, la direttrice dell’IIC di Praga e ideatrice dell’evento, ha sintetizzato con raffinatezza la missione dell’esposizione: “Raccontare ai visitatori una storia fatta di bellezza, eleganza e creatività.” Non è forse questo il motivo per cui il binomio moda-cinema ci affascina ancora oggi? È una magia che si rinnova ad ogni visione, che ci ricorda che l’Italia ha saputo far sognare il mondo intero, tra stoffe pregiate, ricami e silhouette che hanno definito epoche.

Per chiunque ami il cinema, la moda o semplicemente l’estetica che ha reso l’Italia un’icona mondiale, questa mostra è una tappa obbligatoria. A ingresso gratuito, aperta sino al 18 gennaio, è un invito irresistibile a un rendez-vous con la bellezza, dove gli abiti possono essere non solo visti, ma anche sentiti, come un soffio delicato di eleganza senza tempo.

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