Addio?
Vladimír Holan (1905-1980) è stato uno dei massimi poeti cechi del Novecento. La sua vita si manifesta tutta nella sua poesia dalle caratteristiche “filosofiche” e “metafisiche”. Avverso al nazismo, fece parte per un periodo di tempo del Partito Comunista Cecoslovacco, ma il regime lo osteggiò fino agli anni ‘60. Dopo il 1949 si allontanò dalla vita pubblica isolandosi nella sua casa sull’isola di Kampa, a Praga. Il suo isolamento aumentò in seguito alla repressione del ‘68 mentre la sua fama cresceva sempre di più anche all’estero. Il libro “Addio?”, a cura di Marco Ceriani e Vlasta Fesslová, con prefazione di Giovanni Raboni, presenta le poesie parte di un progetto complessivo di traduzione dell’ultimo Holan iniziato molti anni fa sotto la guida di Raboni. L’opera raccoglie testi provenienti da tre raccolte del poeta (“In progresso”; “Penultima”; “Addio?”) riconducibili agli anni 1943-1948 e 1968-1977 che rappresentano l’estrema propaggine di quel “folle tentativo” che fu per Holan il raggiungimento in poesia dell’“armonia tonale”.
Vladimír Holan,
Addio?,
Arcipelago Edizioni: Novara 2014,
pp. 683