Quanti libri sono stati scritti sul rapporto tra Kafka e la sua città? Tanti, eppure c’è e resta sempre qualcosa da dire. Tra la città di Praga e Kafka esiste, infatti, un legame assai particolare, sia perché gran parte delle sue opere è nata lì, sia perché la città stessa è una specie di libro in cui personaggi, luoghi, situazioni vere o soltanto intuite hanno trovato il luogo dove realizzarsi. Percorrendo strade, abitando appartamenti, frequentando locali pubblici, Kafka ha avuto la possibilità di conoscere un tipo di umanità che poi è entrata nelle sue pagine come simbolo di una specie umana che vive i contrasti della modernità, le contraddizioni delle tante civiltà che si sono incontrate (quella ebrea, quella tedesca, quella slava). Seguire Kafka nei percorsi cittadini, guardare Praga dalle finestre dei suoi appartamenti, respirare l’aria degli uffici dove prevalentemente si è svolta la sua vita di impiegato modello è un po’ come camminare sopra le parole stampate nei suoi libri, finendo per essere Praga stessa il vero grande libro di una letteratura kafkiana.
Giuseppe Lupo,
A Praga con Kafka. Le vie, le case, i ricordi,
Perrone Editore, 2020
144 pp.