di Ota Pavel,
Traduzione di Barbara Zane,
Keller Editore 2017,
pp. 272
Il romanzo “Come ho incontrato i pesci” di Ota Pavel, uno degli autori cechi più tradotti, parla della sua infanzia. I temi centrali sono la pesca, la grande passione del padre e dello zio Prosek, “i due migliori pescatori del mondo”, e l’amore per la vita che nasce lungo fiumi e stagni del suo Paese. Sullo sfondo tornano temi importanti quali il Comunismo e il Nazismo. Commovente sarà l’impegno del padre, mai arrendevole nel dover sfamare e prendersi cura della propria famiglia, sia nei momenti di benessere, sia nei periodi di dura persecuzione. Quello che l’autore vuole trasmetterci in questa opera è la figura di un ragazzo innamorato della vita. In questo libro, per la prima volta, si percepisce il triste destino che attende l’autore stesso: una malattia che sorgerà all’improvviso vista come un dramma e un miracolo al tempo stesso, grazie alla quale è stato in grado di scrivere queste pagine. Ovviamente non si parla solo di pesca, ma vengono affrontati gli alti e bassi della vita, c’è la ricerca della felicità e della libertà grazie a cui si sopravvive alle oscenità del mondo, della storia e persino alla follia.