Il direttore d’orchestra italiano, ormai praghese di adozione, ha celebrato a Praga e a Zlín i due grandi compositori europei in occasione del bicentenario della loro nascita
Grande musica lo scorso 13 aprile a Praga, presso la Sala Dvořák del Rudolfinum, per celebrare il 200° anniversario della nascita di due geni europei come Richard Wagner e Giuseppe Verdi. Il concerto – che ha avuto una anticipazione di prestigio due giorni prima a Zlín, presso il modernissimo Centro Congressi della città morava – è stato organizzato dall’Italia Arte Fest, in collaborazione con l’Umbria Music Fest.
L’omaggio doveroso ai due grandi della musica si è svolto su iniziativa e sotto la sapiente regia del maestro italiano Walter Attanasi, vero fulcro di tutta l’organizzazione.
È stato proprio sotto la direzione di Attanasi che l’Orchestra Filarmonica Bohuslav Martinů di Zlín, ha eseguito il ricco programma delle due serate. Per il compositore tedesco si è passati dal Tannhäuser a La Valchiria e al Tristano e Isotta, mentre il maestro di Busseto è stato rappresentato attraverso brani celeberrimi tratti da Aida, Nabucco, Don Carlos, Luisa Miller, sino ai Vespri Siciliani.
Molto apprezzate le interpretazioni del soprano Lesya Aleksyeyevá, del tenore italiano Francesco Grollo e del basso croato Luciano Batinic.
Un concerto di prestigio che l’elegante e competente pubblico presente ha dimostrato di apprezzare, interpretandolo persino come un derby italo-germanico, con gli spettatori tedeschi più appassionati nella prima metà, sulle opere del loro connazionale, mentre gli italiani si sono sciolti in scroscianti e lunghissimi applausi soprattutto durante la parte verdiana. Era inevitabile che ciò accadesse, in un’atmosfera comunque di reciproca cordialità e amicizia, che ha coinvolto tutti gli ospiti presenti, fra cui molti ospiti cechi e internazionali. Gli spettatori al termine si sono infatti ritrovati tutti in piedi, uniti in una lunga e vibrante standing ovation. Un clima proseguito anche a concerto concluso, nell’antisala del Rudolfinum, fra brindisi e commenti sulle esecuzioni dei due compositori.
Una serata speciale che ricorda come l’Europa non sia un indistinto coacervo di culture diverse, ma l’insieme di precise e distinte identità nazionali e culturali, fiere e consapevoli delle differenze che le contraddistinguono e che si incontrano in un arricchimento comune, come ha ricordato Attanasi. Il progetto è stato rappresentato con il patrocinio e il sostegno dell’Ambasciata d’Italia, dell’Ambasciata della Germania, dell’Istituto Italiano di Cultura, nonché con il supporto di altre prestigiose istituzioni, come l’Ufficio del Governo Ceco, il Ministero della Cultura, il Comune di Praga, la Regione e la città di Zlín. A sottolineare il carattere europeo di questa iniziativa culturale, va ricordato l’importate patrocinio fornito dalla rappresentanza a Praga della Ue.
Il sostegno è stato assicurato anche da una serie di rilevanti realtà imprenditoriali italiane presenti nella Repubblica Ceca. Non è mancato l’apporto dell’Italian Business Center di Praga, mentre la nostra rivista Progetto Repubblica Ceca ha ricoperto il ruolo di media partner dell’evento.
Per il maestro Attanasi, triestino di nascita, ma ormai praghese di adozione, un’altra prova quindi superata a pieni voti, con un evento di dimensione internazionale che lo proietta già verso il programma musicale dei prossimi mesi, che si preannuncia nuovamente di alto profilo.