In questa pubblicazione, il giornalista Jean-Dominique Brierre, attraverso lo studio di scritti, interviste, testimonianze e documenti inediti, svela aspetti poco noti della vita e della personalità dello scrittore ceco Milan Kundera. Nato nel 1929, Kundera fu avviato alla carriera di musicista, ma divenne poeta e in seguito romanziere. Escluso dal Partito comunista per via delle sue critiche al regime e inserito nella “lista nera” dei non grati in seguito alla repressione della Primavera di Praga, Kundera lascia la Cecoslovacchia per stabilirsi in Francia dove continua a scrivere in ceco, prima di scegliere il francese come unica lingua di “esplorazione dell’esistenza”. L’autore è considerato uno dei maggiori scrittori degli ultimi cinquanta anni e attribuisce il suo successo, non senza ironia, “all’essere stato frainteso”. Diversi letterati come Jonathan Coe, Orhan Pamuk, Salman Rushdie e Taslima Nasreen lo considerano un maestro, le cui riflessioni sull’“arte del romanzo” mettono in discussione, in profondità, la professione di scrittore.
Jean-Dominique Brierre,
Milan Kundera, une vie d’écrivain,
(in francese),
Ecriture, 2019
303 pp.