Nato nel 1931, lo scrittore ceco-ebreo Ivan Klíma fu deportato, nel 1941, con tutta la sua famiglia nel campo di concentramento di Terezín. Questo libro è una raccolta di racconti autobiografici pubblicati per essere un contributo alla commemorazione del settantacinquesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nell’Europa Centro Orientale da parte dell’Armata Rossa. L’autore ha vissuto da bambino per circa quattro anni come prigioniero nella famigerata cittadella fortezza in territorio boemo, il cui campo di concentramento era destinato allo smistamento degli ebrei nei campi di sterminio ad Est. I racconti della raccolta affrontano il tema del valore dell’amicizia, dell’arte, della solidarietà femminile e della famiglia. I racconti sono legati da alcuni passi che lo scrittore ha dedicato all’esperienza della guerra nel suo grande romanzo autobiografico “Il mio secolo pazzo”, per il quale ha conseguito il premio nazionale ceco Magnesia Litera nel 2010.
Un bambino a Terezín. Racconti dal campo,
Ivan Klíma,
Edizioni Iod, 2020,
pp. 102